107 lustrini : stima aver dell’ antico, ed ha una cosa tutto moderna, insudiciata passando per le inaui di questo mercante di cencerie e sferre vecchie. Non traducete mai nulla. Coloro che non sanno intendere gli originali, imparino : è il solo modo di rendersi degni di leggerli. Per gli altri vai meglio che non gli conoscano, che conoscerli male. Infine una traduzione è un sacrilegio, una profanazione, una menzogna. Dare a un autore una forma che non è la sua, è snaturarlo. Ogni sua originalità si perde presso a poco come quell’essenze sottili che esalano, sfumano, col solo versarle d’uno in altro vaso. Taccio di quei traduttori che prendono p. e. basses laìlles per piccole stature e blanc bec per bianco becco : simili traduttori avrebbero a rinchiudersi tra’ falsarii. Uno dei più infaticabili traduttori, il Gaetano Barbieri del suo tempo, fu 1’ abate Marol-les. Non si sa che cosa non avrebbe tradotto. La Biografia universale dice eh’ ei voltò in francese il Nuovo Testamento, il Breviario Romano, Plauto, Terenzio, Lucrezio, Catullo, Tibullo, Properzio, Virgilio, Orazio, Ovidio, Seneca