367 per l’armonia ; 1’ aria del basso cantante, ricca di graziosa ¡strumentazione e d’ un sapor tnt-t’ antico per la parte del canto, e tutti e tre i tempi del finale, dove alla bellezza dell’ armonia va del pari quella delle cantilene, e del lavoro. L’atto secondo ha un bel duetto tra la donna e il basso cantante ; un coro spiritosissimo e ben musicato, e un finale bello come gli altri pezzi concertati per varietà d’ armonie e di motivi. L’opera fu accolta con tale entusiasmo la prima sera, che il maestro fu domandato sulla scena, non saprei dire se quindici o venti volte. Nel quale successo fortunatissimo s’ ebbero gran parte le vere musicali bellezze, moltissima n’ebbero pure .e la compiacenza degli amici, e il desiderio sì naturale in un pubblico gentile, qual è il nostro, di far plauso ed onore al giovine ingegno e all’ospite illustre. La seconda sera questi bollori calmaronsi; in essa il giudizio del pubblico fu più ponderato, più quieto, s’ applaudì solo ciò che andava applaudito; e ciò non pertanto il maestro fu assai festeggiato. L’opera fu pur sostenuta con bastante valor dagli attori. Poche cantanti possono vantare una voce più intonata, più limpida