224 valor d’un zècchino ha perduto la barba. !<•’ hanno fatta in barba del professore Lippa-rini che ne dipinse quel magnifico quadro che tutti sanno, e che però non se ne sarà poco scandalezzato; ma chi più ancora si scandalez-zò, fu il rispettabile pubblico, il quale come vide apparirsi quella bizzarra figura, quel mento nudo e spelato con quel verde cuffiotto, e la magnifica sopravvesta, non potè persuadersi che ci si nascondesse sotto nulla di serio, e ci ravvisò piuttosto una Mamma Agata che nessun Doge; onde Sua Serenità non fu accolto con tutto il rispetto possibile, ma si con gran buon umore, di che ne fu un po’ conturbato. Certo è bene osservare la storica esattez-vki ; ma è anche meglio non andar troppo di fronte a un’ opinion ricevuta. Quella barba stava così a capello ! poi ella è una storia sì incerta, che senza troppo peccare contro la verisimiglianzà, se ne poteva gratificare in tutta coscienza quel mento. Il Gallicciolli nel capitolo che a lei si riferisce assicura ch’ella fu sempre in uso fra noi presso tutte le persone nobili e in dignità costituite ; solo si radevano i servi, e i frati e preti, come servi che sono del Signore. L’ultimo nobile che portò la bar-