368 e soave di quella della Demeric, che l’adopera anche con buon artifizio, benché alcuni vogliano riscontrar nel suo cauto un metodo troppo antico. Il Carelli, che nella parte d’Alamiro non fece alla Fenice una certa comparsa, qui ebbe applausi e nell’aria, e nel duetto con la donna, dove cantò con garbo e maestria. 11 Luzio ò nel suo genere un Yestri ; ei rappresenta la parte di Don Desiderio con molta naturalezza, senza troppe buffonerie, e graziosa in ¡specie è la varia azione con cui finge la compiacenza di quel povero Don Desiderio a cui non ne va una a bene, quando una volta si crede d’ aver dato alfine nel segno, e gl’interviene invece la peggiore disgrazia. Il Valentini è un discreto basso cantante, che seconda acconciamente l’azione del buffo, e cauta con qualche effetto l’aria di sopra citata. Domenica sera, dopo ciascun atto dell’opera, si riprodusse il Bacini, e rinnovò qui quella sorpresa e quel diletto'che aveva destati nella sua prima comparsa all’ Apollinea. Se non che il Bazzini ha voluto sagrificar aneli’ egli nel secondo concerto all’ idolo della moda, e mirò in questo più a far pompa di difficoltà di mezzi che alla bellezza dell’ effetto; onde bench’ ei