393 perchè l’aura non ispirava in tal sera seconda al tenor Montresor, ed egli quantunque peritissimo cantante, quantunque sempre attento e zelante del suo personaggio, e in tale sera cantasse in una parte affatto difforme alle qualità della sua voce e per semplice atto di gentil a-desione, fu ascoltato con qualche impazienza. Però il pubblico culto e civile, a cui il non meritato affronto era spiaciuto, ben gliene diede ampia e solenne riparazione la sera seguente, facendogli inusitata festa d’applausi, ed ognuno potè valutare 1’ arte somma con cui il cantante contenne, piegò e quasi dissi modificò la sua voce per acconciarla ad un canto per lui quasi impossibile, onde quel duetto che prima era stato mal gradito, ora piacque e in esso la Zecchini potè nuovamente valersi di tutti i suoi mezzi. Nel cantabile del sogno, quand’ella entra dormendo nella stanza dello straniero, nel recitativo e nella preghiera dell’ atto secondo, alcuni passi dilicatamente da lei eseguiti, alcune belle filature di voce misero di nuovo a pruova la robustezza dell’umano udito, sì pieni e potenti scoppiaron gli applausi, quantunque o per la stanchezza, o per altre cagioni non producesse poi eguale impressione il rondò fi-