120 posto pensiero, non seguii il consiglio d’ alcuno, lo dettai unicamente per esercizio di arte, con intendimento affatto letterario, di critica: ho generalizzato un’ idea, e ne tolsi studiosamente ogn’ immagine, ogni parola, che potesse condurre a qualche applicazione. Egli è vero qui, come sarebbe vero a Milano, a Roma, a Firenze, e il sig. G. A. D. cercandone un’ allusione, svelandola, gettandomene il biasimo in faccia, senz'altro mandato che quello del bell’ingegno che nel suo scritto si manifesta, fa opera non pure scortese, ma incauta e maligna; scopre ciò che non appare, non è ; m’ accusa non d’ un fatto, ma della intenzione. Ei non trova spiritoso il mio scritto? lasciamo eh’ ove io fossi niente niente vano o superbo, potrei rispondergli : sulor, ne ultra cre-pidam ; ma perchè tira in campo lo spirito ? Chi ne ha parlato? Forse eli’ io intitolai quelle parole: Degli applausi, articolo spiritoso? Ei ne nega la qualità? dunque ha sentito muoversene l’obbiezione. Ma sia o non sia, io non ebbi mai pretensioni sì pazze ; io scrivo come madre natura mi detta, non me ne diedi mai nessun vanto; non m’ arrischio a consigliare nessuno: lo spirito ? Eh ! mio Dio ci vuol altro ! ei non