50 XI. Della eguaglianza delle fortune. Imitazione (*). Certo nessuu vorrà dire che il D. di Nor-thumberland, il quale è signore della modica entrata d’oltre a tre milioni, non sia più ricco del vostro servitore, il quale non ha nulla nò di capitai nè di rendita ; certo Creso, che è divenuto il nome proprio dell’ appellativo opulento, era più ricco dell’ ateniese Aristide, eli’ è morto povero al dir di Cornelio Nipote, e della Biografìa universale. Questo so- lo io vo’ dire, che le cose che si comperano, e che per conseguenza si vendono, non valgono le inestimabili meraviglie che il Signore largheggia al genere umano. E nel vero, con 1’ oro che cosa si può acquistare ? Le opere dell’ uomo, e che provengono dalla sua mano : senza la più piccola somma si godono le opere di Dio, il che ci sembra un po’ più preferibile. Il canto degli augelletti, lo (*) Gazzetta del 21 giugno 1840.