209 nai e chiusi il giudizio con le seguenti parole: Dove il traduttore non è alle frese con le difficoltà del testo, si nota qualche buon verso e maniere studiale su’ classici, del che •può far fede la stanza seguente, e qui la recava. A. questo modo quel bravo giovine intende giustizia , civiltà, convenienza ; a questo modo egli spera nel compatimento degli animi gentili, e vuol far senno a’ giovanetti italiani. Nè tanto gli è pure bastato : dopo il primo ei passò al secondo registro ; tanto eh’ io dovetti alfine destarmi a quel suono. Se non che il poveretto va compatito: la gioventù ha diritto a gran perdono, ha gran privilegii. Se il cielo l’assista e si degni conformargli alla gloria delle lettere la vacillante salute, e’verrà ben presto negli anni, e conoscerà allora quanto ridevole sia la parte di colui, che sudando ancora sui pensi, s’è fitto in capo di regolare dalle panche dei seminarii lo spirito pubblico, ed ammonire i figliuoli italiani! Oh veramente l’illustre soggetto per cui importi al mondo di sapere com’ ei la pensi in fatto di classici e di romantici, de’ poeti francesi, del Manzoni, del Grossi, e cotali altre scempiaggini, eh’ egli spaccia spropositando, con VII