97 quasi inosservato, nella comune vettura, nel-1’ Omnibus di tutti g-li arrivati e partiti, come il più oscuro, 1’ ultimo de’ mortali ? Il torto è grave, non lo disconfessiamo e non ne abbiamo altra scusa che nel Carnovale, il Carnovale, tempo di traviamenti e d’obblio, che toglie co’ passatempi e le feste la mente a’più cari doveri, onde 1’ uomo anche più rigido cede talora al suo impero, e si assonna. E intanto il tempo corre, un foglio all’altro succede, e l’occasione, che rapida vola, nè bada perchè altri la colga, trapassa e si perde. E non pertanto 1’ arrivo di Rossini a Venezia fu un fortunato avvenimento, di cui si rallegrarono tutti i suoi ammiratori, eh’è come dire, quanti hanno senso di bello, ed egli per tutto fu accolto con desiderio, con onore, con festa, onde non appena, come un re nel suo trono, anzi come astro nella sua spera, ei comparve in teatro, in quel teatro donde prima forse spiccava il volo per 1’ Europa e pel mondo la giovanetta sua fama, quel teatro eh’ ei tante volte e presente e lontano traeva in rapimento con la possente magia delle sue note, e che invano ancor le sospira, quella presenza, non altrimenti che elettrica scintilli», scosse gli animi VII 7