280 peccato, uon è mai raggiunto il loro concetto, c a volte pigliano anche loro innocenti vendette quand’ elle souo innocenti. Come il capro emissario dell’antica legge, chi scrive pel teatro o del teatro, s’aggrava di tutti i falli ed errori del popolo: imperciocché il pubblico fischia o s’annoia? e’sono gli articoli che l’hanno indispettito o indisposto. Il teatro è vuoto, o senza teatro gli attori? La colpa è del giornale che ne disconobbe il pregio o la virtù, e sparse mala voce. Lodateli, non avran letto il giornale, o se l’avranuo, no» ve ne professano obbligo alcuno; avete fatto il vostro dovere. Io per me penso di vivere ancora tanto di spazio, che questa moda delle relazioni teatrali, come tante altre vanità, si smetta. Il progresso che in ogni cosa tende a scemare la somma delle noie, ed accrescere quella delle comodità, dee avere necessariamente quest’ effetto, ed io non avrò in esso perfetta fede, finché non abbia recato questo lodevole mutamento ne’ nostri costumi. Non più articoli di teatro: per in tanto ecco quello del teatro d’ Apollo. La compagnia che si produsse domenica sera su questo teatro con la L ug rezia Borgia, grave cimento chi pensi che la Lugrezia fu