293 madamigella Abit, nella Mademoiselle de Belle Isle, 1’ ultima scena d’un Duel sous Riche-lieu, e 1’ ultimo atto della Clotilde, del Mo-zin e della medesima Abit, c in tutti quel-P unione, quell’ accordo, quella ingegnosa e-sattezza che rendevano la rappresentazione perfetta. Quella compagnia rappresentava fra noi degnamente l’arte francese, e di meno non dovevamo questa volta aspettarci. Il sig. Doligny ce ne aveva dapprima promesso vcntisei rappresentazioni ; queste 26 si mutarono di subito in 12 e dalla somma si dovette ancora togliere un quarto : di che, ce ue rimasero appena nove. 11 sig. Doligny non rende male l’immagine di quel mastro ingegnino del proverbio, il quale d’ una trave fece un nottolino, ed anche ruppe il nottolino, forandolo. Se non che la perdita non è poi così grave, e la nuova compagnia ce la rende assai tollerabile. Essa uon si distingue per altro che per un certo bel contrasto di età. Ci si trovano i due estremi: la gioventù e la vecchiaia: chi principia, e chi è in sul terminar dell’ arringo. Ed anche dal lato degli anni prese insieme, le donne d’assai vantaggiano gli uomini : presso che tutte sono d’ età rispettabile, alca-