394 naie. Non si vuol ommettere che la parte del conte fu egregiamente cantata dal Torre, basso dotato d’ una bella e simpatica voce ed al quale non manca se non che si scaldi e s’ispiri un po’più nel suo canto ad esser ottimo attore. Desideriamo che l’entusiasmo destato dalla g-iovin cantante in queste due prime rappresentazioni come stella seguace l’accompagni in ogni suo passo, e eh’ ella trovi per tutto il cammino così sparso di fiori, com’ egli le si a-perse ora dinanzi. (*) Così com’ ella cominciò in mezzo agli applausi ognora crescenti, 1’ Amalia Zecchini compiè il breve ma fortunato corso delle sue rappresentazioni. Nella sera della sua serata ella rappresentò e cantò la scena e la grand’aria del Roberto Devereux qui creata dalla Ronzi, ed in esse come nel rimanente ebbe non e-quivoci contrassegni del pubblico favore. Ogni sera il teatro si mantenne come la prima affollato, fiorito, e la sua serata fu una delle più belle e proficue di cui possa mai rallegrarsi una cantante. (*) Gazzetta del 21 dicembre 1841.