100 — Vieni sabato al festino in casa il notaio A____; mi ci troverai : sarò vestita da Odalisca ; tu pure avrai ad essere in maschera, perchè non ci si ammetteranno che fogge orientali. — La proposta m’empie di gioia, rispose il banchiere ; ma ci ha un imbroglio : egli è che non conosco il notaio, e non so in qual guisa presentamiigli. — Questo è ben poca cosa : ti farò avere un viglietto d’invito. — A meraviglia ! Posso farci capitale ? — A fine di toglierti ogni sospetto, ecco il mio occhialino; mel renderai colà. Qui si separano. Il banchiere, ebbro di gioia d’ aver fatto simigliante conquista, non ebbe altro pensiero che d’ ordinarsi il dì appresso un magnifico abito persiano. Non gli mancava cosa alcuua, nè la berretta a punta di pelo, nè la lunga tunica ricamata : solo gli pareva mili’ anni che il giorno giungesse. Ma quest’ ora tanto aspettata alfine sonò ; il cuore del banchiere che non aveva fino allora battuto se non per le cambiali a vista o per le note di banco, gli usciva quasi del petto, e fu uii momento felice pel nostro seduttore in capelli grigi, quaudo montò in carrozza.