« La mIa invocazione -avvertì l'onorevole Orlando -si rivolge alla costa adriatica, la quale da oltre un anno soffre tutti i disagi della guerra e da oltre sei mesi tutte le offese e le in­sidie, rimanendo senz:a armi di fronte ad un ne­mico munito e protetto dai suoi ripari e pronto sempre ad una rapida off ». E proseguì: « La nostra marina offrì ripetuta­mente battalia al nemico allo scopo di risolvere la contel8. in campo aperto e lasciò quella costa sotto 1'usbergo di quelle leggi di onore che nei secoli hanno stabilito che fra uomini ehe com­battono e fra soldati che si affrontano non v'i è posto per g1'indifesi. Non cosÌ per 1'Austria. Nella notte del 2 .. mag­vio sferrava dai suoi covi di Dalmazia un branco, non una flotta, di navi le qU8ili, sparpagliandoei, si precipitavano ognuna sopra una preda desi­P'llata . ... » . A que.to punto l'oratore rievoca i feroci e vani bombardamenti delle coste romagnole, marchi­gÌane, puglieai; dichiara, come io ho già affer­mato nei miei scritti preeedenti, che quelle co­ste sono una ra cc frontiera di !<'uerra)), rico­nosce che il Coverno meritevole