365 doppie e triple legate e picchettate, per cui l’arco nel medesimo istante era già sulla quarta e sul cantino e nella ripresa per giunta si staccava un terzo, un quarto suono, un armonico, un fischio in tuono e misura ; mirabila una variazione sulla quarta corda, con altre cose difficilissime che non noteremo e perchè malagevole il notarle, e più ancora il comprenderle, e perchè ogni alto pregio è \into nel Bazzini dal pregio sommo del sentimento e della espressione. Questa è la musica italiana. A questo modo io intendo 1’ arte anch’ io: a questi patti chiamo il sonatore un artista. XXXII. Teatro S. Benedetto — Don Desiderio, musica del principe Ponialowski (*). Il principe Poniatowski è principe e artista, due qualità veramente invidiabili e più forse ancora la prima che la seconda, che insieme non si escludono, ma che raro assai si combinano; poiché chi dice arte dice lungo studio e (*) Gozzetta del 31 marzo 1841.