300 stargli nè meno il più leggiero sospetto dèll’es-ser suo. Tanto la natura può in soli diciassette anni mutare, e tanto maravigliose sono le cose che in questo guazzabuglio succedono! Fra gli altri peccati, il signor Carlo ha pur quello della presunzione di salvarsi senza meriti ; crede di comperarsi il paradiso col sangue, e nel congedarsi da’suoi, canta con loro questi versi soavi : Ma speriamo, in del felid Rivederti un dì potrem. Tale è il parto mostruoso, che come la più vezzosa creatura il maestro Mercadante dovette accarezzare al suo seno, e che nulladimeno allevò con tanta cura, e sì grand’amore, che ne riuscì una coaa, sto per dire, perfetta. Si discorre dei prodìgii delle musiche d’ Orfeo, di Lino, d’An-fione: ma qual prodigio maggiore di questo? Il maestro Mercadante trovò il bello nel brutto, e fece un capolavoro del Bravo ! La sua musica ha un carattere tutto proprio. Al primo udirla, l’immenso lavoro, quella massa armonica sì compatta, sì multíplice e strepitosa, vince per sì fatto modo l’intelletto e l’orecchio, eli’ uno se ne parte quasi confuso e balordo, senza aver