182 to un manifesto, che fu allora ripetuto da molti giornali, e con cui annunziava di svelar la causa ignota delle sventure di Torquato Tasso, desumendola delle sue dichiarazioni medesime, e confutando come falsa e infondata l’opinione, che comunemente 1’ attribuiva a’ suoi amori per la principessa Eleonora. La proposizione per lo meno inaspettata levò gran rumore nel mondo dei dotti, e il professor Rosini di Pisa, il quale nel 1832 aveva stampato un Saggio sugli amori di Torquato Tasso e sulla causa di sua ;prigionia, in cui s’era mostrato d’un contrario parere, credendo contro sè volto quel manifesto, quantunque in esso non nominato, stimò delle sue parti il rispondervi, e ciò fece con parecchie lettere; delle quali tre indirizzate al Sacchi ed una quarta a V. Torelli. Quelle lettere non rimasero senza risposta, e così s’ accese tra loro una fiera polemica, che occupò lungamente i giornali e che da ultimo terminò con una singolare disfida, in cui il marchese Capponi invitava l’avversario ad assoggettare le proposizioni da lui messe innanzi ne’suoi scritti, ad una di tre italiane accademie, eh’ ei lasciava a sua scelta, con una multa di 100 zecchini per chi avesse perduto la causa. La letteraria