neeaere in miaeria infinita. Fu con questi domi­natori che sparvero. sotto i marèsi e le paludi, "li ultimi tratti di quella via E.gnazia che legava Brindiai e l'Urbe a T esaalonica ed a Bisanzio: linea di penetrazione orientale di cui l'ltalia nova deve ritrovare le traccie per farle calcare dai auoi mercanti e dai auoi soldati. 
Perchè a noi non importa che Durazzo pa88i con la aua rocca veneziana nel dominio d' una Serbia che yo"lia ricordarsi di Duaciano il gran­de, quando aia noatra la Dalmazia intera. e sia nostra Valona che l'Adriatico chiude: a noi im­porta che questa città, che Elena infelice portò in dote a Re Manfredi. tomi ad essere -.erba 
o albanese. mai auatriaca o tenuta da e6meri principi auatriacanti -uno dei punti di partenza per la noetra espaMione nei Balcani. Non altro. Poco ci allettano le malinconiche acque che la circondano. e le ,tristi alture verso Croia e verso Tirana su cui .alzarono i caatelli di Cesare. ed in questi giorni romba una iUerra nuova. 
Ho rammentato la gefia Ceaariana. perchè l'Italia Ticordi da quanti secoli il suo nome auoni anche su questa riva marina. e mediti quali di­ritti le vengono dalla aua presenza ideale nel di­sputato luogo. Ed anche perchè vigili e voglia che quando non aia la aua gente. non aia nem­meno il nemico a piantarvi la aua bandiera: ma in ogni modo sia un amico. Ed un amico leale che non si presti a recitare pietose commedie. moe80 da una lontana volontà. eul no.fro mare.