83 dinanzi ogni viso, ogni labbro vi sorride, incontrate per tutto inchini, riverenze, carezze, 1’ universo è per voi un cantico di esultanza e d’ amore. E quali letizie in casa v’ aspettano ! i figliuoli e le figlie vi fanno omaggio della prima lettera, del primo lavoro; v’intuonano d’improvviso la prima sonata : quelle care creature, ad apparecchiarvi la soave sorpresa, logorarono per mesi e mesi la pazienza e le dita : voi conoscete il prezzo di quelle fatiche ; que’ suoni vi scendono al cuore, e li rammenterete per tutta la vita. Ed oh prodigii del primo giorno dell’ anno ! quale incantatore fu mai più posseute ? Ei raggentilisce le nature più rozze, rende miti i più feroci mortali, più facili e condiscendenti certi duri portieri, eh’ oggi v’ annunziano non appena siete entrati ; gli animi più selvaggi sagri fica no in tal giorno alle Grazie. 1 giornali medesimi, che v’hanno per un anno quasi cavato co’ toro caratteri gli occhi, si fanno alfine coscienza e li rimutan, gli abbellano ; la Gazzetta compare vestita da festa, con nuovi tipi, più grandicelli, più vaghi, senza che essi vi furino sola una linea di spazio ; e chi ci è associato ha la consolazione d’ un augurio di più, caldissimo