148 ripara dal freddo e ne nasconde un secondo, gravido forse d’ un terzo ; quel cappellino, che modesto con la sua paglia ne ombreggia la fronte, sotto 1’ ala protettrice ne ricovra due altri un dentro 1’ altro; tutto, insino alla più intima gonna, ò suppositizio, surretizio, fittizio ; quella donna è una guardaroba con ossa e polpe. Non si può offendere più amorosa-mente la legge. E la legge è anch’ella divenuta più umana : i pozzi, i forni, le bastiglie sono spariti dalla fascia della legislazione ; i rei non si mandano in carcere a scontar con tormenti la colpa : si mandano in educazione, vanno a farsi migliori, e loro s’insegna il ben vivere e le buone creanze. Queste idee di umanità si estesero fino alle bestie ; se ne ha una cura tutta particolare, e d’inverno si possono vedere sulla Riva od in Piazza i cani stessi, a guardarli dal freddo, in tabarro. Una di queste persone a’ cani benefiche, provvedeva, e perchè no ? fino a’ loro passatempi e trastulli, e conduceva in procession tra la gente una sua cagnuola vestita il carnevai d’ Arlecchino : tutto il mondo deve gioire. Che più ? in Inghilterra ed ora anche in Prussia, le bestie