185 mandola la sua donna, e ciò nel principio del dialogo del Cutaneo o delle Conclusioni. L’autore con molti e molto gravi argomenti quindi dimostra che a torto alcuni autori, per altra parte dotti e benemeriti delle cose del Tasso, hanno finora creduto il poeta profetizzasse nel-VAnania per bocca di Dafne le sventure nelle quali incorse nel 1577, quando ivi veramente non accenna se non quanto ebbe a patire per amore della Bendidio. Tra la principessa Eleonora e Torquato non sussisteva dunque altro vincolo, che quello che da una parte aveva stretto la stima, che un ingegno così straordinario com’era il Tasso doveva naturalmentf ispirare nell’ animo d’ una donna gentile, la quale per ciò appunto, come il fratello, lo aveva pigliato in protezione, e dall’ altra la gratitudine del favore, e dei benefizii eh’ ei ne a-veva conseguiti. Per la quale bontà della principessa egli spesso nelle sue amarezze seco si consultava, e come del primo così versò sempre nel suo seno i secreti di tutti gli altri suoi amori, il che fatto al certo non avrebbe, ove fosse veramente corsa tra loro la supposta tresca amorosa; imperciocché come avreb-b’ ella tollerate queste sue lunghe e ripe-