215 « porti con l’estero, il rafforzamento del nostro pre-« stigio e il nostro credito all’estero. a II parlamentarismo che fu, come mezzo polipi tico, una tradizione del mio indimenticabile geli nitore, è rimasto anche il mio ideale. Ma le cie-« che passioni politiche cominciarono ad abusarne cc in tale misura, che esso è divenuto un ostacolo « a ogni lavoro profittevole dello Stato. « Dissidi deplorevoli e gli avvenimenti della « Scupcina hanno spezzato nel Popolo la fede nel-« l’utilità di questa istituzione. L’accordo e anche i « rapporti più ordinari tra partiti e privati sono dici venuti assolutamente impossibili. Anziché svici luppare e rafforzare lo spirito dell’unione nazio-« naie e dello Stato, il parlamentarismo, quale esso « è, comincia a provocare la disorganizzazione déte gli spiriti e la disunione nazionale. tt II mio sacro dovere è salvaguardare con tutti « i mezzi l’unione nazionale e dello Stato. Sono « deciso a compiere questo dovere senza esitazione « sino alla fine. Mantenere l’unione del Popolo e « l’integrità dello Stato è l’ideale supremo del mio « Regno e deve essere nello stesso tempo la legge « suprema per me e per tutti. « Mi impongono tale compito la mia responsa-« bilità davanti al Popolo e davanti alla Storia, il « mio amore per la Patria e la mia pia riconoscenza « verso le innumerevoli e preziose vittime che soc-« combettero per questo ideale. Cercare un rimedio « attraverso un cambiamento parlamentare del Goti verno, come fu fatto sino a oggi, ovvero attra-