cino al nostro cuore perchè noi possiamo uorci a tale altezza di pensiero e non sentire quel do­lore che è umano. Egli era in mezzo a :\oi 1,)1;r ieri: e se non col suo gentile volto toscano, e con la sua cortesia signorile e sorridente, ('o) pen&ero ch' egli ebbe. anche lontano, per la causa. nostra, per la vostra terra o dalmati: pen­siero tenace. ardente. limpido. saldo nella sua nitida coscienza in cui la Legge, di cui egli ml­triva i suoi studi severi. era anzitutto e sovra tutto Giustizia. Ed anche oggi egli è tra noi. Lo abbiamo tutti negli occhi quanti lo conoscemmo e gli fummo accanto per le vie del mondo: l'abbiamo nel­l'anima tutti. chè la gratitudine per la sua opera è certamente viva anche in coloro cui non fu ventura vedetlo e ascoltare la sua parola. Da diverse profondità noi lt"vlamo la sua cara imma­gine al nostro cospetto. e gli offriamo questo grande dolore che ci ha qui raccolti a comme­morare, a glorificare. • Saiue un filosofo dalla turbinosa vita: (I Quale coaa rende eroici? Andare incontro, contempo­raneamente, al più grande dolore ed alle plU alte speranze». Valgano queste parole per il nostro caduto. Dolore gli era di contro con la Morte incombente sulla sua giovinezza feconda. sui suoi sogni. sui .uoi propositi. sui suoi affetti. Ma anche bale­nava IU tanta foschia. luce meravigliosa. il pen­aio eh. il euo lADiUe, che il suo sacrificio non • 1:11 ­