J 257 vece con un recentissimo decreto che fa seguito a quello riguardante la costituzione dei Banati, detta terminologia viene sostituita da quella di « Jugoslavia », Slavia del sud, termine generico che non \ dice nulla, nè allo storico, nè al geografo. Nel 1918 dandosi al nuovo Stato, una terminologia ufficiale tripartita, si è voluto non urtare la suscettibilità delle tre stirpi durante la prima fase unitaria, quella che io chiamerei della sutura, ma in fondo quella soluzione non soddisfece nessuno in Jugoslavia, essendo il frutto di un semplice compromesso « temporeggiatore ». Oggi si è creduto di riparare alPatto primitivo, considerandolo errato o almeno superato, con il termine « Jugoslavia », ma alla unità formale corrisponde veramente quella reale? Le differenze esistenti fra i tre popoli sono dovute a cause storiche, geografiche e religiose e queste ultime hanno forse una parte preponderante sulle prime, benché quelle sieno in un primo momento le più evidenti. I Croati e gli Sloveni sono cattolici, i Serbi ortodossi ed i Bosniaci in maggioranza mussulmani; aggiungasi poi che a nord della Drina ci si serve per corrispondere in grande prevalenza delPalfabeto latino, mentre per i Serbi sono in uso i caratteri ci-rilliani (1). La religione investe e plasma, come già (li II problema dei due alfabeti non è tanto facile a risolversi come si vuol far credere, perchè è un simbolo essenzialmente nazionale che separa in modo netto gli Slavi che hanno subito l’influenza di Roma, da quelli che hanno subito quella di Bisan- 17