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« diversi. Sono diverse le nostre caratteristiche in-« dividuali, è diversa la nostra anima, è diverso il « nostro carattere nazionale.
   « Come possiamo essere lo stesso popolo, se si « dà<nno così di rado fra noi ed i Croati matrimoni « misti?
   « !\on dunque nei libri, non nei giornali, ma « in mezzo allo stesso popolo serbo ed in mezzo allo « stesso popolo croato avrebbe dovuto sorgere e ra-« dicarsi la convinzione che essi formano un unico « e medesimo popolo, se le cose stessero realmente « così. Andate, invece, a domandare al contadino « serbo e al contadino croato se essi formano uno « stesso popolo. Rideranno ad una tale vostra do-« manda. Non hanno mai sentito di essere un poti polo unico.
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   « Quando ci mettiamo ad esaminare gli usi e « costumi dei Serbi e dei Croati, dobbiamo ricono-« scere che esistono in questi usi e costumi delle « grandi e sostanziali differenze. Queste differenze « non sono già locali o regionali. In quegli usi si <c notano due distinti indirizzi; si tratta degli usi « di due popoli. Dal punto di vista formale : nei « nostri costumi vi è più poesia che presso i Croati. « Si vede che le nostre usanze popolari le crearono « e le ingentilirono quegli stessi che crearono le « nostre canzoni nazionali.
   « Fra i Serbi ed i Croati vi è una grande diffe-« renza per quanto è carattere nazionale. Il serbo