57 un'altra quarantina di deputati croato-sloveni abbandonarono le sedute come atto di protesta contro l'ostinata opposizione del Governo nel non voler portare alcuna modifica sulla questione delle autonomie. Si arrivò cosi alla votazione del 28 giugno. Il ministro per la Costituzione Trifkovic pronunciò un breve discorso illustrando la Costituzione, quindi vennero le dichiarazioni di voto dei singoli gruppi. Il capo «lei partito agrario dichiarò che non essendo state apportate modifiche nella Costituzione che garantissero la soluzione equa della questione agraria a favore delle classi povere, controllo del potere amministrativo da parte della Camera e circoscrizione delle provincie su base economico-geo-grafira. avrebbe votato contro. Il deputato Kri'tan a nome dei socialisti riformisti riconobbe che alcuni dei principi di riforma sociale caldeggiati dal partito erano stati adottati dalla Costituzione. Siccome, però, lo Statuto, quale strumento delle classi detentrici del potere, non era in grado di tutelare le cla«si lavoratrici, avrebbe votato contro . Quale rappresentante dei repubblicani Jovan Jovanovic espose il rincrescimento a nome dei re-pubblicani di dover votare contro lo Statuto dato che la loro collaborazione non aveva portato i vantaggi che si riprometteva. I deputato Brandner dichiarò a nome dei socialisti nazionali che votava contro dato che lo Sta-