7 blicò nel 1916 a Parigi un breve Mampato, pregevole lavoro nel quale egli abbraccia tutti i popoli »lavi del Sud dalle Alpi al Mar Nero (1). Egli parte dal* 1 «»«ionia della unità etnica del popolo jugoalavo dalle Alpi Giulie al Mar Nero, per cui tutto ciò die e*iMe in queMi paesi è essenzialmente «lavo; ciò non pertanto, w egli afferma l’unità etnica, deve invece riconoscere, a malincuore, la mancanta dell'unità geografica. Queste affermazioni del Cvij£, un po' «empii» eiMiche. frutto di un lavoro troppo poco analitico, •«no Mate più volte confutate dal geografo Kreb« dell'Università di Berlino, particolarmente versato in questioni balcaniche (2). I n giorno, forse, »mortali i facili cntu*iaMni che portarono a svisare le cose, sorgerà anche in Jugoslavia chi cercherà di Mudiare. non assillato da programmi politici, il problema etnografico balcanico in una forma più scientifica. Frattanto dirò che la plastica del terreno non ai cambia con vane parole; e**a è Moncamente (te noti geologicamente), immutabile. In complesso tutti gli Mudi di geografia, di Moria e di politica jugoslavi riconoscono, aia pure a malincuore. che la Jugoslavia non è un'unità geografica e che proprio queMo elemento è Mato l'origine (Il fny. La »—*■—<« Bmlnmlfm». Parlo 1*14. p*i 171 » tto luu» Kstsv mr rW*« S«*W««n umd <*««»«. Nui|si. Im • «*e vn