189 ?lavia fosse stata una Repubblica si avrebbe avuto in quell’epoca la guerra civile. In seguito a questi avvenimenti il Gabinetto \ ukicevic rassegnava le proprie dimissioni; numerose consultazioni e rifiuti rendevano particolarmente laboriosa questa crisi che più di una crisi Ixirlamentare apfxiriva « crisi statale ». La concentrazione dei partiti croati si mostrava particolarmente ostile ad ogni forma di partecipazione ad un governo di concordia nazionale. Essi infatti dichiaravano di non volere più partecipare ai lavori di una assemblea, ove essi potevano esser colpiti impunemente; chiedevano, inoltre, che la costituzione venisse sottoposta a revisione nel senso che la Jugoslavia fosse divisa in Regioni con autonomia amministrativa e finanziaria unite solo dalla Corona nella materia riguardante la politica estera e quella militare e altresì chiedevano lo scioglimento della Skupstina. Nonostante l'abilità indiscutibile dimostrata dal Re in simile circostanza, non v’è dubbio che mai come in questo periodo fosse oscuro l’avvenire della Jugoslavia. La lotta interna che da lungo tempo si era svolta con schermaglie oratorie più o meno vivaci aveva finalmente trovato dopo i tragici avvenimenti di Belgrado, una forma più forte e più chiarificatrice. Finalmente ambedue le parti avevano gettato la maschera e ciascuna si presentava alla battaglia apertamente fiduciosa nella lotta e con il proprio programma netto e preciso senza mezzi termini.