195 leggeva un bellissimo discorso relativo alla morte di Radic. « Uno dei nostri maggiori uomini politici è morto : è una grande perdita per la nostra vita parlamentare. Egli entra con pieno diritto nei ranghi dei nostri uomini maggiori. Consacrò tutta la vita al problema nazionale. Il nostro popolo piange la 6ua perdita, insieme con i suoi compagni del Parlamento. Sia gloria a lui ». * * * Definire il Radic non è certo cosa facile. La sua vita è la cinematografia politica più singolare del- 1 epoca presente. Non è che in lui si animassero elementi contrari come si nota frequentemente noi grandi uomini di Stato. La carriera di Radic con i suoi zig-zag da un estremo all’altro, è indubbiamente un esempio di facoltà di adattamento che permette tutte le sorprese. Figlio di contadini, egli ha la vocazione dello studio, da ragazzo emigra a Kiew per imparare il russo; diventato giovane agitatore si trasferisce a Praga ad imparare da Masarik le dottrine politiche, in cui si perfeziona alla Scuola di Parigi. Questo provinciale croato, conosce quindi il mondo e le lingue. Da principio fu irredentista, ma si trasformò poi in fedele all’imperatore, ossia amico dell’Austria. Passò in carcere 10 anni della sua vita, ma questi dolori non lo amareggiarono, nè gli tolsero lo