larghe autonomie in Dalmazia, in Carinola e in Stiria; noi troviamo, infatti. Diete provinciali con attribuzioni molto più vaste che non avessero i consigli provinciali prcsao di noi. Alle due provincie della Boenia-Erzegovina si era poi creduto di concedere, dopo l’annessione del 1908, un embrione di Dieta. F.a Croazia, ricca di tradizioni secolari rievocanti il passato di un regno glorioso, aveva il suo « Sahor » che era un vero e proprio parlamento che trattava tutti gli affari inerenti alla Croazia: dunque qualche cosa di più di una semplice Dieta; aveva per capo un « Bano » o governatore che spe«*o era di nazionalità croata ; aveva poi il diritto alla rappresentanza normale al Parlamento di Budapest per gli affari comuni, costituita dalla cifra invariabile di 40 delegati croati (1). Codesti delegali non erano, però, una manifestazione diretta della volontà popolare. Essi erano scelti dalla Dieta di Croazia che era essa stessa l’emanazione di un -uffragio assai ristretto nel quale i funzionari pubblici godevano di una posizione di assoluto predominio. senza contare le persone che sedevano alla Dieta in virtù del diritto di nascita o in virtù della situazione che godevano nello Stato. (Come 1*Arcivescovo di Zagabria e di Karlovci, i Vescovi e i capi «tipiti delle famiglie nobili ecc.). (!' Ho*v L* «■«’mpronti» d» IM rtur* rffomfrU » U Crtttir. u>. mw. p«*. ut.