SEBENICO. Nel « Re d'Armi Il di Sebenico, l'impresa della Città • descritta come formata dall'Arcangelo Michele che abbattuto Satana lo calpesta: e l'immagine vittoriosa ed alata regge con una mano la spada fiammeggiante, con l'altra la bi­lancia della giustizia. Nel sigillo antico già la fi­gurazione violenta si compone in una definitiva fermezza: entro la, corona chiusa del motto: Si­gillum comuni civitatis Sebenici, un angelo sen­z'armi copre e racchiude tra le vaste ali spiegate le merlate e turrite mura del luogo marino. È dunque in questa costruzione di simboli l'a­spirazione e la credenza d'una difesa e d'una giu­stizia che abbiano origini divine: che stieno al di sopra della gagliardìa e dell'arte degli uomini. La divinità, piegati ed umiliati i nemici, s'asside a proteggere la forza del Comune. Non altri­menti potrebbe spiegarsi la scritta incisa sulla 15