184 neppure lontanamente che dopo l’unificazione vi sarebbe stato in Serbia un regime dinanzi al quale impallidirebbe anche quello della cessata Austria. « In questi ultimi tempi si è parlato molto delle condizioni in cui versa la Serbia meridionale. Si considera reato chiamare la Serbia meridionale con il suo antico nome di Vecchia Serbia o Macedonia, vi si subodora subito qualche tendenza antistatale. « Ciò malgrado questi nomi si conserveranno per secoli, come si sono conservati quelli di Dalmazia, Bosnia, Lika, Vojvodina. Però non c’è alcun bisogno di dimostrare al mondo che quelle regioni sono nostre, perchè si chiamano così; esse sono tali, perchè questa è la volontà del popolo. « Quello che avviene nella Serbia meridionale fa vergogna. Dei 43 deputati della Serbia meridionale, 23 non sono stati eletti dalla volontà del popolo, ma per imposizione della Polizia. Nella Serbia meridionale si presentarono candidati dieci ministri. « Non vogliamo sopportare condizioni simili nella Serbia meridionale (lia concluso Pribicevic), condizioni che io non posso qualificare asiatiche, giacche offenderei l’Asia ». Questa esposizione fatta da uno dei più patrioti e jugoslavi uomini politici, mente moderna, dirò « occidentale » quale è quella di Pribicevic, mettono in vera luce con quali mezzi si siano retti i gabinetti serbi dal ’19 al ’28 e su quali forze essi veramente contassero nel paese. Ma a rincarare la dose dirò quanto il Pribicevic