179 vie avevano potuto funzionare appena sei settimane in media ciascuno. Da questo Gabinetto venivano esclusi completamente i Croati, ciò che rendeva più forte la separazione che ormai era già da tempo sorta fra i cittadini delle vecchie e quelli delle nuove provincie della Jugoslavia. Anche questo sesto Gabinetto veniva fortemente osteggiato dalla opposizione croata ed anche da molti membri del Club Radicale che facevano parte della maggioranza, tanto che l’Uzunovic, dopo avere varato la legge finanziaria, dava il 16 aprile nelle mani del Re le dimissioni. Il 20 aprile 1927 veniva incaricato di formare il Gabinetto il signor Vukicevic del Club Radicale. È questo un periodo assai agitato nel quale l’opinione pubblica jugoslava è sotto l’impressione del Fatto di Tirana che lega l’Italia all’Albania e garantisce a quest’ultima l’indipendenza. II Presidente del Consiglio Vukicevic accusato dall’opposizione di non sapere a sufficienza difendere gli interessi nazionali, sotto la minaccia di venire travolto da irn voto contrario alla Skupcina, scioglie la Camera il 16 giugno motivando questo suo atto con il seguente documento che fa parte del testo del decreto da sottoporsi alla firma reale e che è specchio fedele della crisi costituzionale che il Paese attraversa : « L’attività legislativa non ha finora soddisfatto ai reali bisogni della vita statale e nazionale e una lunga serie di disposizioni costituzionali sono rimaste di fatto inadempiute; tutti i progetti di legge