20 riconosciuta con questo atto. Infatti il problema «Iella forma dello Stato non aveva appassionato granché pii Jugoslavi: i Serbi, i Croati, gli Sloveni ed i Bosniaci, per mentalità, per tradizioni religiose. [*cr educazione politica, erano assai propensi alla Monarchia e le manifestazioni sporadiche per la Repubblica erano il frutto particolarmente fra i cattolici o di una spiccata antipatia verso la Casa Reale dei Karageorgevic a ortodossi » ovvero era il frutto di una propaganda repubblicana alimentata dagli espatriati in America, rientrati in Patria all'atto della liberazione, che però non poteva fare presa sulla massa amorfa e tradizionalista. Fu cosi rhe il contado croato profondamente cattolico, guidato da Radic accettò inizialmente nel proprio programma l’idea repubblicana più per antipatia e diffidenza verso l’ortodossia serba, che per un vero sentimento repubblicano che non poteva avere forte presa nemmeno nei capi del movimento radiciano stesso. Infatti i cattolici sloveni guidati da Korosec furono invece apertamente monarchici fino dal primo momento. La soddisfazione e l’orgoglio .di essere governati da un principe che {variava la linsua nazionale suscitò fin dall’inizio una larga eco di simpatia intorno alla persona del giovane sovrano. L’idea monarchica non doveva trovare, quindi, serie difficoltà ad affermarsi; d’altronde essa aveva già trionfato con il Patto di Corfù (11. CU Art. 1 : Le Nat» Serbi. I wn * d» awW ronotriati ron U nonr di SU«l M W Jo#o«U>i wrt