193 il quale ne risponderà davanti al Tribunale, non può e non deve creare un abisso fra fratelli. « Deploreremmo assai che si trovassero persone e partiti, i quali, approfittando della commozione generale pel tragico fatto, spingessero le masse popolari verso passi illegali e anticostituzionali, nel qual caso non solo avremmo il dovere, ma anche la volontà di assicurare il rispetto delle leggi di fronte a chiunque ». Come si vede programmi e principi diametralmente opposti. Da un lato revisione costituzionale e rapporti fra provincie storiche, dall’altro desiderio di mantenersi al potere ad ogni costo alternando le lusinghe alle minaccie. Intanto i contrasti fra Belgrado e Zagabria avevano raggiunto una misura molto maggiore. A Zagabria, ormai, a causa della ferita grave riportata da Radie, aveva assunto la maggiore autorità il Pri-bicevic, capo dell’ala serba della democrazia rurale. Questa circostanza dava ai contrasti fra Belgrado e Zagabria un significato speciale, giacche ormai non v’era più dubbio che non si trattava più di una lotta fra partiti, ma fra popoli e precisamente non più come nei primi anni dell'unità fra Croati e Serbi, ma piuttosto fra « quelli d'oltre Drina » (i cosidetti redenti) e l’elemento predominante di Belgrado (i veri Serbi, come sogliono chiamarsi). Lo svolgimento delle cose dipendeva precipuamente dal contegno dei Serbi delle antiche provincie austro-ungariche i quali sotto l’influenza predominante di Pribicevic erano ormai passati, 13