AVVERTIMENTO, Le otto lettere dal mare che sono raccolte nella prima parte del mio libro, furon da me scritte tra l'ottobre e il novembre del 1915 ed in parte pubblicate in un grande giornale romano. Apparvero allora incomplete, anche per alcune momenta­nee ragioni della censura navale: ma furono la primissima testimonianza della vita delle nostre città aclrlatiche; dissero pe' la prima volta agli Italiani quale fosse l'anima, quali le speranze di quelle popolazioni costiere: impostarono la que­stione dell' Adriatico non soltanto sulla libertà della sponda orientale, ma anche sulla sicurezza della costa occidentale e le due cose, la libertà e la sicurezza, integrarono tra loro, aggiun­gendovi le ragioni della storia, della razza, della ricchezza ehe fanno dell' Adriatico il nostro più grande problema na­zionale. Allora, quand'lO moveva per quelle ive, lungo quelle de­.erte acque, non era cominciato ancora contro alle indifese città del Golfo di Venezia l'accanimento degli aerei. Era. piuttoeto le GONal'C! dell'Austria che si presentavano innanzi ai porti fugaQ&mente, a quando a quando, rombavano con tutti i lOTO cannoni. sparivano. t. pel' que&to ehe nolle mi. lettere non vi è trac:cia della ruina tratta sulle cattedrali ohe adornano di bellezza e di .an­tità la cOlitiera. San Ciriaco, in Ancona, l'alta mole del IX .... colo 80spewa tra cielo e mare, s'obk la raffica delle artir;lierie navali. lo vidi le fer'i.e ancora aperte n-ella sua ct) e il pronao di Gìorgio da ColDo llc'c"ecato dali. éop'e'rtU'n! prU­denti.