droniti, come si è detto. Nel Saray, o Tartaria Russa tra il Wolga, e il Jaich, anticamente*Rimnico, ed oltre questo nell’Organza adiacente, nel suolo de’vetusti Corasi, Orgasi, Asioti, indica il trasporto delle merci su’carri; ed infatti sapiamo, che le commerciali derrate moltiplici dell’interno dell’Asia per quella Via recavansi così fino ad Astrakan, allora Citracan, ed Ambrogio Contarmi nel suo viaggio alla Persia del 1473., inserito nel YoL II. del Ramusio, al c. 7. aggiunge: è fama che anticamente il detto Citracan fusse luogo di facende assai: et le specie che venivano a Venetia per via della Tana ( Azof all* imboccatura del Tanai, o Don ) venivano per il detto luogo di Citracan. Al num. 2,2. si espose d’altro viaggio, che facevano le spezierie di Levante per arrivar ai mar Nero, indi a Venezia-, e ad altri Porti europei. Parimenti in que’ stessi luoghi di Saray, ed Organza, accenna in iscritto, ed in figura, vivere que’Tartari su’carri coperti, in vece di case, detti perciò Amaxobii, siccome di tal costume generale tra Tartari più selvaggi, non che di tal denominazione parlano il Jovio, c. 2., il Negri Comment. IL Asiae, ed altri dietro gli Autori Greci. Anche Essedoni si ponrio chiamar tali popoli viventi su’carri, come li divisa Tolomeo nella Serica, mercec-cliè Esseda o Essedum indica carro, e ne troviamo le tracce in Virgilio, e Strabone per i Galli, ed in Giulio Cesare per i Britanni. Anche nella Siberia, nella Permia, ed altre boreali ultime terre, i segni di questi carri dispone Fra Mauro, essendo tutti luoghi abitati da molti Tartari, de’quali pur manifesta l’altro costume, d* aver cioè le loro stazioni sotterra, ed in caverne con un solo per-tuggio in alto a mezzo del tetto, il che a meraviglia v’è delineato, e coincide colle più veraci narrazioni de’susseguenti Scrittori. Nota verso il confine esservi le regioni delle tenebre, per le gran nebbie, che nell’inverno rubbano ivi i raggi del sole, e per essere oltre il circolo Polare , ove cominciano i climi di mesi, cui è consono quanto dice Marco Polo nel 1. 3., c. 44. Parla pure delle scelte pel- li di bestie di que’paesi, e questi appunto quali sono, a guisa d’ immensa valle aperta al soffio degli Aquiloni, che l’irrigidiscono, e tratto tratto coperta di foreste, e tagliata da fiumi versantisi nell’ Oceano glaciale, ce li delinea. Vedi Palas Voyages en Diff. Prov. de V Emp. de Russie. 86. Tra questi fiumi agevol cosa ella è il discernere l’Oby, che scorre al Nord-Est di Sibir, ora Tobolskoi, allora Capitale della