moderni stessi alcuni le lor veglie all’ investigazione dell’antica Geografia, comecché la presente sia di lunga mano più perfetta, consacrarono, come il Yelsero, il Berzio, Cluverio, Cellario, Patrick, Briet, Delisle, Bonne, Jacquier, Meutelle, ed altri, i quali a penetrar nel bujo geografico delle età vetuste, e a ben'calcolarne la differenza con altre posteriori, tanta luce somministrarono. Che diremo poi del difficile studio ingegnosissimo alla costruzione di Mappe, a descriver peripli, e viaggi in ogni età versato, le quali come in giudizioso quadro offrono in compendio checché in Geografia si conosce! Assai conte, e rinomate sono le Carte geografiche appo gli antichi dopo Anassimandro, che qual primo inventore si conosce. Quelle che alla Geografia di Tolomeo da prima furono annesse, ad Agatodamone si devono attribuire, e pubblicolle il Berzio predetto. Esse qual primitiva norma delle altre posteriori, massihie nelle famose edizioni di Tolomeo nel Secolo XV. inservirono. Merita distinta menzione la sì celebrata Tavola itineraria appellata Peutingeriana dal penultimo suo possessore Corrado Peutin-ger, ornamento in seguito della Biblioteca Cesarea di Vienna. Noti sono gli scritti su di essa del Merula, Altingio, Bergier, Arnoldo, Schoepflin, Scheib, il quale in magnifica forma con eruditissime illustrazioni la diede alla luce in 12. Tavole in Vienna nel 1753. Esso con altri è d’avviso, che nel Sec. IV. sotto Teodosio il Grande sia stata costrutta, chiamata perciò Teodosiana; ma piace ad altri d’ assegnarla al tempo di Teodosio il Giovine, come dalla Dissert. del Meerman nell’ Anthologia Latina, Tom. 2., e Meni, de V Academ. des Inscr. Tom. 14 , e 18., nella Dissert. del Freret. Lo stesso Scheib nel c. 1. della sua Opera tratta delle varie vetuste Mappe Geografiche . Ma sopra tutto nel risorgimento della Geografia nuovo pregio si aggiunse anche alle Carte a rappresentarla destinate, tra Veneti principalmente, che siccome dell’arti tutte alla nautica attinenti allora ebbero il primato, così a diritto 1’ ottennero anche per la Geografia, e nelle Tavole ad essa relative. Tra queste (per tacere delle loro antiche Carte così dette da navigare in uso specialmente de’ Piloti, che di nuove aggiunte tratto tratto si arricchivano) primeggiano quelle di Marino Sanuto, detto Torsello, Patrizio Veneto, unite alla sua Opera Liber Secretorum Fidelium Crucis, al principio del Secolo XIV., prodotta dal Bongarsio nel Tom. 2. Gesta