PARTE PRIMA DESCRIZIONE DEL MAPPAMONDO CAPO PRIMO Idea in generale del suddetto. 1. La figura del Mappamondo, di cui favellasi, è prossimamente circolare, ma in fatto elittica, essendo la sua altezza, ossia 1’ asse minore da Settentrione a Mezzodì, di piedi parigini 5., e pollici il., e linee 7.; l’asse maggiore poi da Levante a Ponente, piedi 6., e linee 7. E’ iscritto in un Quadrato, gli angoli del quale, siccome il Planisfero tutto, sono coperti di pergamena esattamente sopra ben compatte tavole di legno distesa: e sì il Mappamondo, che il Quadrato, da cui è compreso, son chiusi da dorata cornice. 2. Senza parlar ora de’ quattro angoli , ne’ quali sono poste le generiche teorie della terra, e del cielo, che al capo quinto riferiremo, per entrar tosto a rimirar questa Mappa in se stessa, rimarchisi che la pergamena su cui è rappresentata, è tutta lavorata a disegni scritti, e miniature di varj vivissimi colori, stemprati a corpo ed oro, sul gusto ancora del semirozzo secolo XY, in cui fu costrutta, e di frequente vi si leggono annotazioni, ed indicazioni relative a luoghi ivi marcati, e queste in lingua italiana, ma mista di dialetto, e volgare ortografia veneziana di que’tempi, e sono di maggiore, o minore lunghezza, di varia grandezza, e colore, di sempre ottimo, rotondo, e ben distinto carattere. Laonde ne’paesi meno cogniti, dove per conseguenza minor numero di Cittadi ci colloca, ivi abbonda maggiormente in erudite, fisiche, storiche, favolosè note, e più dettagliati ivi sono i segni de’ luoghi, e de monumenti, che a rimarcar si propongono, consistenti in projezione stereografica dHorme bizzarre di torriti edifizj senza regole precise di architettura, o prospettiva, sul gusto di quell’età, ma con minutezza di variopinto, ed aureo lavoro. Egli stesso dice in una annotazione posta alla spiaggia occidentale della Spagna: „ non para da nuovo a 3