copia di esso dalle supposte Carte di Marco Polo, molto più da che il Collina, sopraccitato fin dal 1747- manifestò la chimera del Ramu-siano racconto, nel Tom. II., p. 3. De Bonari. Instit. atque Acad. Com-ment. Ivi nel suo Opusculo De ars nauticae inventore, espone la cur ra eh’ ei si diede di procacciarsi i necessarj lumi per via di lettere a tal uopo dirette al nostro P. Ab. Calogerà noto abbastanza pel suo sapere, per poter parlare con senno del nostro Planisfero. E appena fu illuminato dagl’ inappellabili confronti fatti dal Calogerà sulla stessa Mappa, non tardò a pubblicare formalmente quanto avea avuto in risposta, cioè: falsa omnia quaecumque de Planisphe-rio hoc tradebantur. Auctorem tabulae Camaldulensis familiae hominem nomine Maurum fuisse .... Hausisse Maurxim quaecumque pinxerat ab extraneis hominibus Venetias tunc temporis undique convolantibus. Nè pago di ciò, ottenute più estese nozioni da due altri non men dotti Camaldolesi Costadoni, e Fromond diligenti osservatori dì nostra Carta, nel 1748- nelle sue Consid. sopra U orig. della Bussola parlò a lungo di tal*argomento, e si acquistò la gloria d’ aver il primo rivendicato l’onore, e il merito del suo antico Confratello Fra Mauro, per cieco successivo idolatramento di false, o mal espresse relazioni fin allora non ben conosciuto. Qual meraviglia se poco dopo, nel 1753., il padre della Veneta Letteratura l’immortale Fo-.scarini riconobbe le notizie del Collina come le più esatte, e sicure, e il dotto Fra Mauro come vero Autore del maraviglioso Mappamondo? Il Gaetani nel 1761., nel Museo Mazzucchelliano Tom. I., ove riporta la medaglia del nostro Cosmografo, segue il Foscarini, e accumula onorifiche osservazioni, e nel 1762. i nostri Annalisti con quella critica, ed erudizione che era loro propria, sparsero nuova luce su tal monumento tanto glorioso per questo Monastero. Veg-gasi anche la Bibl. Cod. del P. Ab. Mittarelli, uno degli Annalisti. Dietro a queste sicure guide, il Tiraboschi nel Voi. VI. p. 1. della Stor. Letter. Ital. fa plauso al magnifico Planisfero formato dal famoso Frate Mauro, e con indefesso studio di spiegazioni, ed opportune note da esso illustrato, e come al num. 5^.., a gloria degl’italiani valorosamente dimostra aver esso servito alle navigazioni de’ Portoghesi. Al Tiraboschi s5 unisce il Paciaudi nelle sue Mem. de Gran Maestri di Malta, Parma 1780., Tom. I., pag. 52. E di recente il Bioern-staehl, num. 121., e il Carli più volte addotto, massime al numero 129., e in una parola tutti quelli, che di proposito hanno esamina-