grande arma.ro si vede a canto il lor Choro in Chiesa, la prima volta fa per un loro Converso del Monasterio, quale si dilettava della cognitiorie di cosmografia, diligentemente tratto et copiato da una belissima et molto vecchia Carta Marina, et da un Mappamondo che già furono portati’ dal Catajo per il magnifico Messer Marco Polo, et suo Padre, il quale cosi come andava per le provincie d’ ordine del gran Can, così aggiugne-va, et notava sopra le sue carte le Città et luoghi, che egli ritrovava come vi è sopra descritto, ma per ignorantia d’ un altro che dopo lui lo dipinse et fornì, aggiungendovi la descrittione d’ huomini et animali di più sorti, et altre sciocchezze, vi furono aggiunte tante cose più moderne et alquanto ridiculose, che appresso gli huomini di giudicio, quasi per molti anni perse tutta la sua autorità, ma poiché non molti anni sono per le persone giudiciose s è incominciato a leggere, et considerare alquanto più diligentemente questo presente libro di Messer Marco Polo, che fili fiora non si avea fatto, et confermare quello eli egli scrive con la pittura di lui, immediate si è venuto a conoscere che il detto Mappamondo fu senza alcun dubbio cavato da quello di Messer Marco Polo, et incominciato secondo quello con molto giuste misure, et bellissimo ordine, onde fin al presente giorno è da poi continuamente stato in tanta veneratione et predo appresso tutta questa Città et coloro massime che si dilettano delle cose di Cosmografia, che non è mai giorno, che ci alcuno non sia con molto piacere veduto et considerato, et fra gli altri miracoli di questa divina Città neli andare de’ Forastieri a vedere i lavori di vetro a Murano, non sia per bella, et rara cosa mostrato. Et ancor che quivi si vegghino molte cose essere fatte alquanto confusamente, et senza ordine, grado, o misura ( il che si deve attribuire a colui che il dipinse et fornì ), vi si comprendono perciò di molto belle et degne particularità non sapute anchora, nè conosciute meno dagli antichi.....( come il possibile giro attorno 1’ Africa, le isole di Magastar, o Madagascar, e di Zinzibar, ed altre, non che la curvatura del Nord europeo verso il Nord-Est asiatico ), et tutte queste particularità senza dubbio alcuno furono cavate dalle Carte et Mappamondo del Catajo, perchè Messer Marco non fu mai nel seno Arabico, nè verso i Isole quivi vicine, et gran parte deli informatione del terzo libro è da credere che gli fusse data da Marinari di quelli mari d’India : li quali grossamente gli dicevano per arbitrio loro quanto era da un Isola ali altra, et mille et due mila miglia a loro non pareva troppo gran cosa; et anche per qual vento vi s’ andasse, non sapevano così chiaramente, come al presente si sa per le