europeo all’ Est asiatico ( ignorandosi 1’ esistenza dell’ intermedio americano Continente ) siccome dalla speranza di trovar prima qualche grand’isola, massime il Giappone, n. 93., fu mosso il Colombo all’animosa sua idea, come ne attesta suo figlio D. Fernando nella vita che di lui scrisse, ne’capi 6. 7. Ivi anzi riporta due allusive interessantissime lettere di Paolo Fisico ( Toscanelli ) Fiorentino ad esso lui dirette nel 1474- unitamente ad una Carta nautica, il tutto conforme a quanto tre lustri pria il nostro Autore avea scritto, e delineato. Quindi essendosi come si è detto, dietro a questi riflessi il Colombo determinato, i quali in modo più energico si offrono, ed allettano al solo gittar l’occhio sulla nostra Mappa, e sulle relative annotazioni all’oriente dell’Asia, sembra portata al sommo grado di probabilità, o di prossima certezza la sopra enunciata nostra conghiettura. 123. Nè basta il credere, che anche il Colombo siasi utilmente servito di tal Mappa, ma lice altresì supporre, che il Calzadiglia, il quale consigliò il Re Giovanni di Portogallo a spedir segretamente una Caravella verso Ponente per esperimentare la possibilità del progetto, che il Colombo avea prima fatto a quel Re, come accenna 1’anzidetto D. Fernando, ivi, cap. 11., siasi a ciò mosso singolarmente dietro all’esame del Mappamondo di Fra Mauro, il quale, per usar le parole del Carli, Scoperta dell’ Amer. 12., serviva di regola a tutte le navigazioni di quella nazione; e già al num. 16. si vide col- lo stesso Autore, che il mentovato Calzadiglia intervenne al lavoro della copia, che di tal Mappa, come migliore tra tutte, si diede nel 1487. al Covigliano, e Pai va per norma de’loro viaggi. Si potrebbero inoltre formar altre conghietture. Il Carli predetto, a piena confutazione dell’ anticipata pretesa scoperta dell’ America attribuita da M. òtto a Martino Beliaim, nel 1485., osserva che niun indizio ne apparisce nel famoso Globo di 20. poi. di diam. costruito da questi nel 1492., in Norimberga, prodotto da M. de Murr nel 1778.; anzi.da suo pari dimostra, che lungi dall’avere il Behaim prevenuto, o illuminato il Colombo, siasi approfittato delle cognizioni di questo, che trovò stabilito in Portogallo da qualche anno lorchè egli vi si recò nel 1480., non che della mentovata Carta del Toscanelli per formar il suo Globo nel 1492. Su questo intatti nulla più apparisce, che la possibilità del viaggio meditato dal Colombo, ed in quell’ anno stesso eseguito sulla persuasione della vicinanza dell