59- Dall’aver chiusa la Mappa 11011 già con meridiano, ma con contorno quasi lambente le estremità della terra, la ragione si scorge, perchè non corrispondano i luoghi sottoposti alla linea equinoziale alla metà orizzontale della Mappa, tra i punti d* Est, ed Ovest marcati all’una, ed all’altra parte della circonferenza, ma molto più si accostino al punto, ov’è scritto il Sud, e quasi il bacia l’estremità dell’Africa, che pur sappiamo anche a rigore delle più recenti dimensioni non oltrepassar il 35° di latitudine australe. Ecco altresì il perchè non di rado è costretto 1’Autore d’ om-mettere certe Isole, coni’ esso accenna, non che di alterare la vera posizione di certi luoghi, ed Isole, come delle dueGiave, ec., mentre la prefissa ristretta forma di chiudere prossimamente il gran Continente così richiedeva. E’ d’uopo il rammentarsi, che non già un’esattissima Carta con tutte le dimensioni costruir si prefisse Fra Mauro, ma solo di collocare, e descrivere in maestosa amplissima forma quanto lìtio allora erasi conosciuto. Come potea egli misurare i gradi delle regioni di recente scoperte? Come.neppur delle altre già note determinare a pieno rigore geografico-matematico le località, forma, grandezza, sì naturaleV)che relativa? Sappiamo quanto imperfette siano in ogni rapporto le tavole di Tolomeo, sebbene la geografica esattezza abbia avuto campo di avanzarsi dopo le Mappe vetuste di Anassimandro, Ecateo, e tant’ altri, costrutte su i viaggi de’Greci, e de’Cartaginesi, e d’altri popoli, che han luogo distinto nella Storia, massimamente dopo gli Scritti de’più valenti Geografi antichi Democrito, Eudosso, Erato-stene, Ipparco, Strabone, Pomponio Mela, Plinio. Ed in particolare quanto alle longitudini, e latitudini, tutto che introdotte fin da Ipparco, niun parimenti ignora i difetti che si ravvisano, non solo in Tolomeo, che pur ebbe il merito della pratica loro applicazione, ma in altri tutti, finché le Matematiche più sublimi non vennero a recar face viva, e sicura tra tante tenebre in Geografia, meVcè 1’ utile, nè mai abbastanza celebrato lor uso, siccome a moltissimi rami di Fisica, così in particolare all’Astronomia, ed alla misura della terra in se stessa, e nelle sue parti, o gradi, il che farà sempre il massimo lustro degli Astronomi, e Geografi degli ultimi due Secoli, non che de’generosi Mecenati*di Francia, ed Inghilterra in ispecial guisa, che a sì vasti progetti, a tanta precisione di calcolo, e di verità munifici eccitamenti prestarono. Ciò posto,