si versa su questa Carta, ma con troppo scarse, e generiche osservazioni, e qualche nuda relazione di alcune tra le moltissime note, delle quali tal Mappamondo va adorno. Ardua fatica pertanto, e inesprimibile studio usar mi fu d’ uopo, sì per riscontrare tutta la Mappa, e trascriverne le annotazioni, e le parti, che per penetrare, ed estendermi in sì complicate, rimote, varie, e copiose ricerche, il solo aspetto delle quali disanimato mi avrebbe, se non m’avesse spronato il naturale desìo di spargere nuova luce su questo prezioso monumento de’nostri monastici studj, cui per originario diritto questa Biblioteca va superba di possedere, e che tanto giova a confermare, ed accrescere il sommo pregio de’ Veneti nella loro primaria influenza al rinascimento della Geografia; non che la decisa brama dei Dotti, che replicatamente a più distinte nozioni, e a diretto trattato su ciò invitano. Sono ben lungi per altro dal persuadermi di pienamente soddisfare a tanto assunto, ed espettazione; godrò anzi se altri più d’appresso giugneranno di poi a tal meta, pago intanto d’aver prestato la qualunque opera mia in sì nobile, e ricercato argomento, tanto a noi interessante, e domestico» Sarà in due Parti diviso il mio lavoro: nella prima descriverò la Mappa co’natii colori, esibendo non solo i paesi, i monti i fiumi, i laghi, i mari eli’ essa contiene, ma le annotazioni ancora che vi si leggono, colla massima diligenza, e precisione ricopiate. A tal oggetto feci ridurre, e incidere un piccolo abbozzo del Planisfero stesso, marcandovi le primarie località, dietro le quali si possa di leggieri capire, e immaginare come sott’occhio ciò, che rammento, e trascrivo, e n’ abbia così una più pronta reminiscenza chi osservò la Mappa, od una qualche idea chi non la vide. Aggiunsi anche un saggio di caratteri, e di disegni che 1’ adornano, che è quanto basta allo scopo prefisso, cioè all’ intelligenza di quel che si è per dire. La seconda comprenderà tutto ciò, che ad illustrarla mi parve utile, ed opportuno; ed ambe le Parti saranno in varj Capi distinte, con unica progressiva serie di numeri per agevolar le citazioni, e confronti. Non si pensi però che tutto, e pienamente si noti, e si disamini: si amò meglio schifare certe minuzie, sì nell’ una, che nell’altra Parte, onde il Leggitore non si confonda, o ristucchi, e invece si usò maggior impegno in far conoscere i pregi più singolari, e non di ra~ do originali di tal Carta.