Dragoni nel nostro Mappamondo. Se poi oltre a quest’isola dei Dragoni altre anonime in questo mare Occidentale, siccome attorno la Mappa tutta quasi in corona dell’ antico gran Continente disposte rimiransi, ci sovvenga della prudente sentenza d’Aristotele, il quale nel c. 3. de Mundo lasciò scritto: omnis habitata terra una Insula est, mari, quod Atlanticum dicitur circumdata. Probabile autem multas alias huic procul trans mare obversas esse, majores hac nostra quasdam, quasdam minores. 12,6. Quanto spetta finalmente alle Isole poste nel mare Indiano, ma ai lidi orientali d’Africa attinenti, quelle di Mahal, Nebila, Mangia, Chancibar, Socotera individueremo. Mahal di fronte a Sof-fala, maggiore di tutte, è l’odierno Madagascar, forge la Cerne di Plinio, la Menuthias di Tolomeo. Il primo, come si disse al numero il6., a darne espressa contezza fu Marco Polo, 1. 3., c. 35., chiamandola Magastar, e parla del suo commercio, e produzioni, e tra le altre cose, di certa spezie d’ uccello nomato Ruch di portentosa grandezza, non che del gran corso di mare, che rende penoso il viaggio alle Isole, che in molto numero asserisce trovarsi verso mezzodì. Il nostro Cosmografo parimenti di ciò tutto ragiona, come pel numero delle Isole, e per le correnti si vide ai numeri 29 , 88., e quanto a Madagascar la chiama Mahal, che in lingua Indiana corrisponde al latino Gyneceum, come si legge in Blaeu Voi. 10., p. 80., e in arabico equivale a Contubernium, e ciò ben allude al più rimoto sito, che frequentavano in que’mari i Mercatanti quasi secretò ridotto di merci, e ruberie, e centro di commercio tra 1’ Asia e 1’ Africa, cui esso accenna al num. 29. Court de Gebelin Monde prim. Dissert Mèi., Tom. 1., pag. 52., pretende che i Fenicj vi ponessero colonie utili per la scala di commercio fino a Cadice. Quanto all’ uccello Ruch, Fra Mauro 1’ appella Chrocho, e lo fa di maggior dimensione, num. 39., e lo pone nell’ anzidetta australe ultima parte d’Africa appellata genericamente Diab, ed anche Marco Polo dice, che tal uccello viene a Magastar dal mezzodì in certi tempi dell’ anno. Ninno ignora esser abbondantissimo 1’ Africano suolo di grandi mostruosi augelli carnivori. L’Iperbole poi della grandezza appo il Polo, e Fra Mauro si deve scusare, riflettendo che a que’tempi di tante nuove meraviglie per 1’ attonita Europa, era facile 1’ esagerazione de’relatori, e la credenza di chi udiva, non che 1’equivoco di misure sì varie in grandezza, e denominazione.