lente a Gojam; si pongono le sue fonti a Genet, che è Géesh; ev-vi altresì vicino un torrito edifizio, che corrisponde a S. Michele di Géesh, o Saccaia riferiti da Bruce; inoltre il monte Abrui all’ Est della sorgente, che è l’Amid-Amid, non che il Bajamidre, ossia il Bagameder dallo stesso Bruce dinotati, e si vede tal fiume col nome di Abavi passar per un lago, che è quel di Dembea anzidetto, e compiuto un giro spirale inoltrarsi al Nord, ricevendo in se il Tagaz, o Tacaz, dopo la qual unione piglia il nome di Nilo, num. 34-3 il tutto a norma della più accurata moderna Geografia. Nè forma obbietto, che allo stesso num. 34. dica Fra Mauro, che il Nilo nasce tra Marora, e Salgu, e tali fonti, e corso vi descriva, che spettano al Tacaz, che è all’Est del Nilo, non già al Nilo stesso; mentre appena formato tal fiume, chiamasi col suo vero nome Tagaz da Fra Mauro. Tale denominazione poi di Nilo anche al Tacaz si dee desumere dal gran volume d’acque, che pari all’Abavi esso somministra a formar il vero Nilo. Così la nostra Carta ha un doppio vanto, di rappresentarci cioè non solo la fonte dell’Abavi, vero Nilo, ma anche quelle del Tacaz, Astabora, od Athara degli antichi, le quali appieno corrispondono alla descrizione che ce ne diedero molto tempo dopo il Gesuita Almeida, ed altri. in. Nè ciò basta a Fra Mauro: offre altresì la vera cagione delle inondazioni sì famose del Nilo. Il Fracastoro, Lobo, Ludolf, ec. parlando di queste, rigettate le chimeriche cagioni prodotfe dagli antichi, riconoscono per vera principal causa di tal fenomeno la copia di pioggie y che cadono nell’Etiopia, e superiore Abissinia quando il Sole è più vicino al cancro, massime in Giugno; e siccome da que’ luoghi vengono le acque nel Nilo, e 1’Abissinia è più alta dell’Egitto, uopo è che questo ne rimanga allagato a que’tem-'pi. Vedi Bruce Tom. 3., c. i5. Tal verità 1’annunziò il nostro Cosmografo assai prima, num. 36., siccome quegli che perfettamente conoscea le geografiche, e fisiche qualità del Nilo fino dal suo nascimento. Perciò ei nota ancora, dopo l’unione dell’Abavi, e Tacaz a formar il Nilo, che si potrebbe rivolger il corso di questo verso il paese de’Negri, num. 34- Credono in fatti gli Abissini aver di tal fiume le chiavi, come da una lettera del loro Re Takli-maut al Bassà del Cairo apparisce. Nella Dissert. sur le Nil, unita al Vo-yage del P. Lobo si tratta di tal materia, e del progetto d’Aibu-querque d’ alterare la direzione del Nilo.