• •. e e • • • mo spettare al Rio grande, ed in una nota avanzata più al Sud eccita i Portoghesi a proseguir verso quella plaga i loro viaggi, che fino a quel Seno aveano già spinti. Ora ci è noto dalla contemporanea relazione delle navigazioni di Luigi Cadamosto, c. 35., che il capo Verde fu scoperto nel 1454. da Portoghesi, e ci è ncrto parimenti dal c. 40-5 checché ne dicano altri, num. 124., che il suddetto Veneto Patrizio Luigi Da Mosto con Antoniotto Usomare Genovese, con Caravelle loro accordate dall’infante Don Enrico *di Portogallo, sono stati i primi a sorpassare capo Verde, fino al fiume Gambia nel 1455., ed a scoprire nell’anno seguente le Isole di capo Verde, ad una delle quali, la prima cui approdarono, imposero il nome di Buona Vista, ad altra poi maggiore tra tutte diedero il nome.di S. Giacomo, perchè da essi ritrovata nel giorno de’ SS. Filippo, e Giacomo, ed è quella, che i Portoghesi chiamano S. Yago. Nello stesso anno 1456. videro, e denominarono il capo Rosso, il Rio di S. Anna, e di S. Domenico, ed arrivarono fino a Rio grande al il0 di lat. all’incirca, ( Vedi Novus Orbis c. 46 , e Ramusio T. I. ). Dunque dopo quell’anno 1’ epoca assegnar devesi alla nostra Carta, che io non dubito stabilire, almeno quanto al compimento di essa, contemporanea a quella fatta per il Re Alfonso, cioè dal 14^7., al 1459-, ne’ quali ultimi anni potè avere Fra Mauro la notizia delle recenti scoperte di quella costa Occidentale fino a Rio grande, dicendo egli stesso num. 39., che avea copia delle Carte nautiche Portoghesi, ed è ben probabile, che fosse molto istrutto, e con sollecitudine per la relazione con il Re Alfonso V. come si è detto. Ad asserire tal epoca mi induce altresì quel documento, che autentico si vede affisso al margine esterno superiore delia nostra Carta, quale riferimmo al num. 44 » donde si deduce essere stata non solo compita, ma in luogo destinato collocata per ammirazione degl’ intendenti nel 1460., il qual luogo alla Chiesa, o Coro pensile unito, nomasi anche oggigiorno il Mappamondo. Si aggiunga che niun documento, rinvenire si puote, che tal Mappa dimostri posteriore all’ epoca testé fissata, come anche al num. 142., opportunamente osserveremo. Che se si bramasse sapere quanto tempo impiegato abbia Fra Mauro in tale lavoro, non agevol fia il determinarlo. Pure che sia stato di molti anni, si scorge anche dalla materiale inspezione di Carta sì vasta, sì precisa, sì maestrevolmente, e riccamente costrutta, che di gran lunga ogn’altra su*