di buon volere si accordi avere il nostro Autore nel descriverla, principalmente consultato i famosi di lui Libri, pure, lungi dal potersi dire quinci, o da analoghe Carte del suddetto Polo copiata, oiFre anzi ad ogni tratto delle diversità si nella denominazione, che nel numero de’ luoghi, non che nelle relative note, oltre i non pochi migUoramenti, e più precisi dettagli, colle notizie storiche, fisiche, sacre, politiche, e commerciali, tutte proprie dell’epoca di Fra Mauro, e de’lumi più vasti da esso appresi da proprj studj, e da Viaggiatori sì nazionali, che esteri, i quali dopo il Polo rividero le asiatiche regioni, num. 92 . Che più? Da migliori fonti istrutto il nostro Cosmografo contro il parere del Polo trasporta il Prete Janni in Africa, eh’esso pone al Nord-Est dell’Asia nel Tenduch, 1. 2., c. 52. Colloca l’india media in Asia, mentre il Polo con tal nome disegna 1’ Abassia, o 1’Abissinia, e l’Arabia, 1. 3. in fine, ec. Ma ben m’ avveggo che sarebbe recar civette ad Atene in accumular argomenti, quasi da questo breve confronto, ma molto più'dall’ Opera tutta ad evidenza non risulti essere assurdo, e formalmente smentito ciò che il Ramusio ciecamente credette, che il nostro Mappamondo da Cataini archetipi sia stato copiato. Si concbiuda pertanto doversi esso non solo per 1’ Europa, ed Africa, ma per l’Asia eziandio, e generalmente per tutto ciò che rappresenta, al nostro Cosmografo come a vero, incomparabile Autore attribuire. 141- E quinci anche la perenne integrità del nostro Mappamondo qual facile corollario si desume contro 1’ altra calunnia nel Ra-musiano testo inserita, di aggiunte ad esso fatte dopo copiato dalle Carte Cataine. In fatti il mirabile accordo di nozioni, di epoche, di linguaggio, di stilo, di caratteri, di disegni, che regna in tutte le parti del Planisfero, coll’età, co’studj di Fra Mauro; la proporzione a prodigio usata nel distribuir le note, e i disegni ne’ liberi vani-; i nativi contrassegni d’ originale verità risultanti in alcuni pentimenti, od anzi miglioramenti a biacca, e sovrapposte tinte, e parole, in sequela de’successivi lumi giammai oltreppassanti l’epoca in cui visse Fra Mauro, come nelle ultime scoperte all’ O-vest dell' Africa, num. 108.; la sacra gelosia con cui tal Mappamondo appena morto il di lui Autore fu custodito, e insieme alla vista, ed ammirazione degli eruditi esposto; 1’altrove accennata versione delle di lui note fatta dal Delfino, e copia che di esso trassero i Pittori Fiorentini, portano necessariamente al più alto grado di cer-