to il nostro Mappamondo, ne hanno riconosciuto per vero originario Autore V Incomparabile Fra Mauro, e generalmente coll’autorevole posata lor critica alla presente apologia, face viva, e decoroso appoggio somministrarono. 145. Dopo tutto ciò, che con altri argomenti eziandio potreb-bonsi corroborare, credo superfluo di tener a sindacato certe altre inesattezze, che intorno tal Mappamondo, e suo Autore trovansi presso alcuni Scrittori, massime quanto il Formaleoni nell’ Appetid, al Tom. VI. del Compend. de’ Viaggi del de la Harpe, pag. 23i. scrisse di nostra Mappa, accoppiando alle più strane falsità tutta 1’ indecenza del cinico linguaggio. Dovea almeno ricordarsi quanto in di lei encomio, e di Fra Mauro vero suo Autore, avea detto nel Tom. I. di detto Compendio, pag. 47-, lorchè narrò l’impegno de’ Principi Portoghesi di aver una copia di sì eccellente lavoro. Altronde, se tanto rumore ei sparse nell’ illustrar le Carte di Andrea Bianco nell’ Appendice suddetta, che era un semplice amanuense di Fra Mauro nel formar il Mappamondo per Portogallo, num. 53., cosa non dovea piuttosto dire di glorioso pel suo Preside, o Maestro Fra Mauro? Meglio fìa perciò il chiudere in un coll’ apologia tutta quest’Opera, e senza tema d’esagerare si dica, che il Mappamondo di Fra Mauro, o si consideri in se stesso, come nella prima Parte si è descritto, o in relazione a que’ riflessi co’ quali nella seconda si è illustrato, a tutto diritto gli concilia quel titolo glorioso, col quale anche per altri lavori venne nella prodotta medaglia fregiato, di Cosmografo Incomparabile.