Dei per Francos , nel 1611. Eccellente è il Ms. membranaceo di detta Opera, del Sec. XIV. della ricca collezione dell’ Ab. Canonici teste defonto, e contiene 4. Mappamondi, de’ quali tre soltanto pubblicò il Bongarsio. Il primo, che è 1' ommesso da questo, s’intitola de Mari Mediterraneo, ed offre cinque Carte idrografiche de" mari d’ Asia, ed Africa, non che una Carta de* venti, segni del Zodiaco, ec. Il secondo de terra et mari, e presenta l’emisfero superiore delle cognite terre. Il terzo Terra Sancta, il quarto Terra Aegypti. Lo Zanetti nel suo Trattato Deli origine di alcune arti principali appresso i Viniziani 1758., descrisse il Mappamondo a penna, e miniatura formato da Francesco, e Domenico fratelli Pizigani in Venezia, nel 1367., in pergamena di forma quadrata avente per ogni lato circa due braccia, il quale ad esso spettava, e passò poi al P. Paciandi, indi alla Biblioteca Parmense. Preziosa è la 'Carta da navegar de AJi-colò et Antonio Zeni : furono in Tramontana l’anno m.ccc.lxxx., che incisa in legno trovasi premessa a pochissime copie della relazione de' loro viaggi stampata in Venezia nel 1558. in 8°. Dopo quest’ epoca, e specialmente nel Sec. XV., che fu quello delle sì famose Navigazioni all’Indie orientali, ed occidentali, crebbero in numero, e precisione i Portolani, e le Carte. Antonio Galvano nel suo Tra-tado dos descubrim, ci ricorda aver l’infante D. Pietro di Portogallo, fratello del gran Principe D. Enrico, portato seco da Venezia, ove fu nel 1428., un Mappamondo, di cui faremo motto al num. 54. Di simili monumenti idro - geografici di que’tempi provvedute ne sono anche oggigiorno a dovizia le pubbliche, e private Biblioteche di questa Città. Quella di S. Marpo ha tra altre Carte quelle di Andrea Bianco del 1436., delle quali parlò a diffuso il Formaleoni nel-1’ Appendice del Tom. 6 Comp. de’ Viaggi di M. de la Harpe, ed altri. Inoltre è da notarsi, che non solo attendevano i Veneti a promuovere, ed arricchire la scienza nautica, e geografica con analoghe Carte pregevolissime, come vie meglio vedrassi in avvenire, ma la gara eccitavano eziandio de’forastieri Artisti, i quali recavansi a Venezia come a scuola distinta per perfezionare i loro lavori in tal genere. Basti citare quel Portolano, di cui fa motto il Mittarel-li nella Bib. Cod., che- ha nella seconda sua Tavola: Gratiosus Benin-casa Anconitanus composuit Venetiis anno mcccclxxi. In tale Città specialmente apprese quanto di singolare, e recente delineò nella Tavola quinta, e sesta. Iu queste a tutta precisione si marcano i